
Fu nel Settecento ossia nell'epoca dei lumi, che si cominciò a prendere in considerazione una possibile origine esoterica ed ermetica dei tarocchi.
Sull'origine dei tarocchi esistono numerose teorie esoteriche, senza alcun fondamento storico. La più nota vuole che i tarocchi provengano dall'Antico Egitto e fossero stati inventati direttamente dal dio Thot.

Le carte delle Sibille che oggi conosciamo hanno origine dalla cartomanzia di inizio Ottocento, quando nei “salotti aristocratici era uso dell’epoca predire il futuro.Considerate un po' le sorelline piccole dei tarocchi, in quanto create piu recentemente rispetto a loro. Successivamente ribattezzate ''LE CHIACCHIERINE'' o ''LE PETTEGOLE'' in quanto nelle loro stesure si evince sempre un argomento dettagliato rispetto alle altre carte, si puo' dire che spesso vengono usate piu per consulti amorosi, o per chi ha bisogno di una risposta dettagliata su una determinata domanda.

Il nome “Sibilla”, attribuito a questi mazzi di carte, deriva dalle figure mitologiche delle Sibille che erano le sacerdotesse greche preposte a predire il futuro, interpretando sia il presente che il passato.
Le carte attuali della “Vera Sibilla” sono una versione piuttosto recente delle carte dette “Sibille”, la cui datazione si pone all’incirca nel diciannovesimo secolo; in particolare, la “Vera Sibilla”, edita dalla Masenghini di Bergamo, è la versione definitiva delle carte stampate dalla ditta Monreale di Milano negli anni 40.
Il mazzo della “Vera Sibilla”, oltre ad avere delle didascalie, ha una grafica molto bella e molto intuitiva che aiuta sicuramente nella divinazione; inoltre, mantiene la numerazione e i semi delle carte da ramino che, già nei secoli scorsi, erano utilizzati nella lettura del futuro.
Non si conosce l’autore dei disegni della “Vera sibilla”, ma si pensa (anche se non c’è la certezza) che siano rivisitazioni di alcuni mazzi tra cui il mazzo stampato da Piatnik costituito da sole 36 carte.
La grafica di queste carte, unita alla didascalia, fa della “Vera Sibilla”, al primo impatto, sicuramente un mazzo di facile interpretazione.
In realtà, sono carte dense di significati che, per comprendere appieno, dobbiamo considerare non solo le immagini e le sfumature presenti nelle singole carte, ma considerare anche le carte che le circondano.
Quindi, anche qui, come in tutte le forme di divinazione e oracoli, bisogna prestare particolare attenzione sia alla disposizione che all’insieme delle carte, non limitarsi solo alla semplice lettura schematica delle carte e delle didascalie.